Cosa Prevede il regolamento del paesaggio urbano di Roma Capitale

Il Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale è in vigore dal 15 maggio 2021. Per la richiesta di qualsiasi intervento riguardante  l’autorizzazione per l’abbattimento di alberi o semplicemente per la loro potatura occorre far riferimento all’art. 40 della Deliberazione. Esso si compone di 5 capitoli principali e di 16 allegati.

Il 1°capitolo “Principi e disposizioni generali” definisce i principi e le finalità del Regolamento, le tipologie di verde urbano (corridoi verdi; parcheggi alberati; giardini di quartiere; paesaggi storico-archeologici; grandi parchi urbani; giardini tematici e orti botanici; etc.), le competenze (Roma Capitale, Municipi, Polizia locale, soggetti affidatari di interventi sul verde cioè le ditte degli appalti), le forme di coinvolgimento e di partecipazione della cittadinanza (affidamento in adozione delle aree verdi, adozione di alberi, patti di collaborazione, sponsorizzazioni, donazioni e altre).

Il 2°capitolo “Pianificazione, progettazione e tutela del verde, criteri di intervento” tratta gli aspetti relativi alla pianificazione, alla progettazione e alla tutela del verde e indica i criteri di intervento. Si parla di:

Catasto, censimento e piano di tutela, sviluppo e valorizzazione del verde; Sistema arboreo, componente importantissima del verde urbano e per il quale vengono dettate prescrizioni riguardanti le modalità di realizzazione di nuovi impianti, dei ripristini e delle sostituzioni, nonché i parametri tecnici da adottare (come aree di pertinenza, distanze di impianto, zone di protezione radicale);
Giardini, parchi e aree a verde sotto il profilo della progettazione, della realizzazione, della cura e della difesa da patogeni e da malattie e al verde scolastico;
Tutela e interventi,
con le norme per gli alberi di pregio, di interesse pubblico e monumentali, per siepi e macchie arbustive, per le potature, per la tutela delle alberature durante l’esecuzione dei lavori stradali e di scavo, per il verde pubblico e privato oggetto di speciale salvaguardia, per sostituzioni e compensazioni a seguito di abbattimenti.

Il 3° capitolo è dedicato ai “Parchi e giardini di pregio dal punto di vista storico, architettonico e ambientale” e alla loro gestione, alle modalità di fruizione, alle autorizzazioni rispetto a ciò che è consentito fare, alla vigilanza.

Il 4° capitolo tratta della Funzione dei parchi, dei giardini e delle aree verdi da parte dell’utenza.

Il 5° capitolo “Disposizioni finali” infine contiene le norme sulle sanzioni, i risarcimenti in caso di danni e la finalizzazione dei proventi delle sanzioni.

Il Regolamento rappresenta sicuramente un traguardo importante perché definisce principi, regole e comportamenti su molti aspetti fondamentali che riguardano il verde urbano di Roma (che, ricordiamo, comprende 1800 aree verdi su una superficie di 40 milioni di mq, equivalente a una città come Bergamo) e pone l’accento sulle importanti funzioni che il verde urbano svolge (i cosiddetti servizi ecosistemici) ma anche sugli aspetti paesaggistici, sulla componente del verde privato, oltre che sulla scelta delle specie vegetali da adottare e sulle modalità con cui debbono essere eseguite le potature, considerate come la pratica colturale che maggiormente impatta sulle condizioni di vegetazione degli alberi.