“Cocciniglia tartaruga” (Toumeyella parvicornis)

Scopri i nostri servizi e come prevenirla

La cosiddetta cocciniglia tartaruga’ (Toumeyella parvicornis) così definita per la particolare morfologia del corpo delle femmine adulte, che ricorda un carapace di tartaruga, è un insetto originario del Nord America e Isole Caraibiche giunto nei nostri areali (nel napoletano, 2012) la cui diffusione nel territorio della Capitale è stata dapprima segnalata nel quadrante sud ovest della città, per poi estendersi a macchia di Leopardo.

Trattandosi di insetto polifago, rappresenta una possibile minaccia per diverse specie di pino presenti nel nostro territorio. Allo stato attuale l’insetto è stato rinvenuto quasi esclusivamente su piante di Pinus pinea, il pino domestico; tuttavia è stato a volte segnalato sul pino marittimo (Pinus pinaster), mentre il pino d’Aleppo (Pinus halepensis) sembra – al momento – ignorato.

L’infestazione provoca una perdita di vigore degli alberi attaccati e abbassa drasticamente la produzione di semi. L’insetto causa anche deperimento degli alberi attaccati con conseguenze spesso letali. Da considerare che il forte e repentino deperimento delle piante colpite le rende facile bersaglio per altri insetti, tra i quali – per esempio – i coleotteri scolitidi del genere Tomicus.

L’attività trofica (tramite l’apparato pungente succhiante – l’insetto si nutre di linfa) provoca un forte indebolimento degli esemplari arborei che appaiono languidi, clorotici, talora senza emissione di nuovi germogli fino alla morte per stress fisiologico.

In sintesi, i sintomi principali dell’attacco dell’insetto possono essere principalmente i seguenti:

  • scarso sviluppo dei germogli della parte superiore della chioma;
  • intristimento dei germogli dei palchi più bassi, fino ad arrivare al completo arresto di sviluppo e quindi al precoce disseccamento dei rami della parte inferiore della chioma;
  • possibile disseccamento di intere branche.

La copiosa emissione di melata e di gocce di resina (subito dopo l’accoppiamento) provoca lo sviluppo di  fumaggini, con copertura di aghi e rami. Di conseguenza, nelle zone verdi, è fortemente ridotta la capacità fotosintetizzante da parte della conifera. Un danno “collaterale” è l’imbrattamento delle superfici a terra rendendo l’asfalto e le auto in sosta appiccicose.

La Cocciniglia tartaruga pur essendo un insetto proveniente da un areale geografico molto diverso da quello mediterraneo è favorita da ambienti poco luminosi e umidi. Pertanto azioni preventive di contenimento saranno indirizzate a creare un ambiente che esalti le capacità di sviluppo e autodifesa degli alberi attaccati e allo stesso tempo sia sfavorevole all’insetto (chiome arieggiate). L’effetto descritto si potrà ottenere mediante leggere potature al fine di eliminare il secco e favorire l’arieggiamento e la luminosità all’interno della chioma, che non sono ambienti favorevoli alla cocciniglia;

La lotta alla cocciniglia del pino domestico si opera attualmente mediante la tecnica dell’endoterapia. Il principio attivo attualmente autorizzato e utilizzato è l’Abamectina in accordo a quanto stabilito dal Decreto di lotta obbligatoria – DECRETO 3  giugno 2021 –  Misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto dell’organismo nocivo Toumeyella  parvicornis ( Cockerell ) – Cocciniglia tartaruga.

La tecnica dell’endoterapia applicata alle piante ornamentali, consiste nell’iniezione del prodotto curativo, con specifiche attrezzature e da parte di personale specializzato, nel sistema linfatico delle piante.